venerdì 12 agosto 2011

COMINCIAMO DAL PRINCIPIO.

Mi piace sempre cercare di rileggere i miti, le storie, le favole del nostro immaginario in chiave femminile, o mestruale. Sono convinta che moltissimi significati si siano persi, siano andati scomparendo o siano stati alterati dalla cultura maschile che la fa da padrona da millenni. Ma basta grattare un po' la superficie.

Cominciamo dall'inizio.. ma proprio dall'inizio-inizio.
Adamo ed Eva (e perchè non Eva ed Adamo?)
Innanzitutto capiamoci sui ternini. Nella Genesi della Bibbia, quando si dice che "Dio" creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, il termine utilizzato prima delle varie traduzioni è Elohim. Elohim indica la divinità, ma è plurale. (il singolare è El). E questo è evidente anche nella frase immediatamente successiva, quando la Bibbia afferma "maschio e femmina li creò". Dunque una divinità "plurale" che crea a sua immagine gli esseri umani, e li fa maschio e femmina. L'equazione è semplice: se A = B, anche B = A. Se gli esseri creati a immagine e somiglianza sono due e sono maschio e femmina, allora Dio, o meglio, gli Dei, sono due, maschio e femmina.

Com'è, come non è, Elohim è diventato maschile singolare e tanti saluti alla sua dolce metà.

Ora, veniamo ai nostri due mitici progenitori. La storia la conosciamo tutti: Adamo ed Eva se ne stavano belli tranquilli nel loro paradiso terrestre quando un serpente ha offerto ad Eva il frutto dell'Albero della Conoscenza, una mela, che era stata proibita dal Dio-Maschio. Eva si lascia tentare, ne mangia, ne da al marito e tutti e due incorrono nell'ira del Signore che li caccia.

Punto primo, il serpente.
Il serpente è stato considerato un simbolo demoniaco, il viscido, meschino animale che striscia, il Diavolo incarnato che sceglie la donna per sussurrarle la disobbedienza all'orecchio in quanto essere inferiore e più debole, e dunque più facilmente coinvolgibile al male.
Ma il serpente è un simbolo più antico della Bibbia. E' un simbolo femminile molto potente, è uno dei simboli della Dea, della Grande Madre. La rappresenta perchè è mutevole e ciclico (cambia pelle), e non è mai uguale a se stesso pur rimanendo inalterato nella sostanza. Come la Dea. come una donna.
Pertanto, supponiamo solo per un istante che la Dea-Serpente abbia chiamato a se sua figlia e le abbia detto "Senti, qui c'è la conoscenza. nassuno può impedirti di coglierla. Essa è tua e ti appartiene. Prendila.". Se voi foste state quella figlia che cosa avreste risposto? No, grazie??
Ma nemmeno per idea!
Eva sa cosa le viene offerto. Ne conosce il valore, e per questo accetta!! Eva è la prima rivoluzionaria! Non può tollerare che le vengano imposte briglie. Per questo mangia, e alla fine conosce.
E conosce cosa?
Cosa conosce di così straordinario, di così pazzesco, di così segreto da far dire a Dio "non devono mangiarne, altrimenti diverrebbero simili a noi"?? Quale conoscenza può essere esclusiva delle donne e preclusa agli uomini, che per questo la rifuggono e la temono?

Si. Esatto. Quella li che state pensando. Brave.
E' mia opinione che si tratti della conoscenza legata ai misteri della creazione della Vita , e cioè detto in parole povere, mestruazioni, gravidanza e parto. Ecco perchè infine gli uomini sono diventati simili a Dio: essi creano la vita, grazie alla disobbedienza di Eva, ed attraverso la progenie diventano immortali, proprio come gli Dei.

Uhhhhh... che paura.......

Punto secondo: la mela.
E' interessante che il frutto proibito della Genesi sia una mela. La mela è da sempre simbolo della conoscenza, anche di quella sacra. E salta fuori negli ambiti più disparati. L'isola di Avalon, ad esempio, era chiamata anche Isola delle Mele. E Biancaneve?? Vogliamo parlare di Biancaneve?
Biancaneve è un simbolo vivente.
Incarnato bianco come la neve (simbolo della Dea nella sua veste di Vergine, la purezza)
Labbra rosse come una rosa (simbolo della Dea nella sua vestedi Madre, la pienezza, la sensualità e il sangue)
Capelli neri come la notte (simbolo della Dea nella sua veste di Anziana, la fine, la morte)
Già solo per questo, sarebbe da leggere con un occhio di riguardo.
Quello che succede è che la giovinetta Biancaneve ad un certo punto riceve minacce di morte. E scappa. Si nasconde, e continua la sua vita rintanata nel buio della foresta. Fino a che una strega sotto le mentite spoglie di una vecchia, le offre la fatidica mela, che la farà cadere a terra come morta. Fino al bacio del Principe.

Provate a vederla in questo modo: Biancaneve è una bambina sulle soglie della sua trasformazione in donna, che però lei rifugge. Per questo si nasconde, per continuare a vivere come prima, senza cambiare. Ma la Mela, cioè la consapevolezza, la conoscenza, arriva comunque.Ed è forse una mela verde? E' forse una mela gialla? Certo che no!! E' una mela rossa! Biancaneve muore, ma è una morte simbolica: muore la bambina che era, e rinasce come donna solo dopo l'incontro con l'uomo.


Quante mamme ce l'hanno mai raccontata in questo modo?
E tuttavia... affascinante, non trovate?





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