giovedì 15 settembre 2011

IL CICLO LUNARE FEMMINILE.

Una delle differenze tra uomini e donne è che gli uomini sono lineari e invece le donne cicliche.
O meglio, il "tempo" delle donne è ciclico, mentre quello maschile non lo è. O lo è a livelli molto inferiori.
Si potrebbe dire... volendo... che le cause sono ormonali.
Oppure si potrebbe dire... sempre volendo... che le cause sono spirituali
Qualunque cosa si dica, il fatto resta.

Un uomo, si potrebbe dire, non cambia mai.
Resta uguale a se stesso.

Una donna attraversa nel corso del mese 4 fasi.
Oh, yes. E non parlo solo della famigerata SPM (che non voglio mica sottovalutare, per carità...).
Attraversa in maniera, diciamo così, ridotta, le 4 fasi della vita.

Le fasi sono le seguenti:

FASE DELLA VERGINE: questa fase è quella immediatamente successiva al ciclo mestruale. Veniamo da un priodo "buio" di introspezione e intimismo (vedi seguito), un momento in cui il nostro corpo è stato indebolito dal flusso del sangue. E' ora di rinascere. Le nostre energie in questa fase sono fresche, frizzanti, allegre e pronte a nuovi incontri e nuovi progetti. E' una fase in cui "si torna ragazze", ci sentiamo libere e sicure di noi stesse. E' la fase più egoista, perchè non abbiamo concepito e pertanto ci sentiamo libere da qualunque tipo di "obbligo".





FASE DELLA MADRE: questa fase coincide con l'ovulazione. In questo tempo, ci prepariamo alla possibilità di concepire e quindi di portare dentro di noi la vita. Siamo meno egoiste e meno egocentriche, più aperte agli altri, più attente ai bisogni di chi ci sta intorno. Siamo più dolci ed amorevoli, ed è in questo periodo che sapremo meglio che in altri consigliare, guidare ed aiutare chi chiede il nostro appoggio e supporto.





 



FASE DELL'INCANTATRICE: l'ovulo non fecondato comincia il suo declino. La donna comincia a "ritirarsi" dal mondo per dedicarsi alla conoscere e nutrire la propria vita interiore. Diventa sessualmente più attiva, più potente, ed aumenta anche il potere personale della donna, così come quello dei suoi sogni e della magia, se la pratica. Queste energie possono essere estremamente creative.








FASE DELLA STREGA: questa coincide con le mestruazioni. La donna entra nella fase più "mistica", più silenziosa e potente, più intimista. E' il tempo in cui tutte ci facciamo più solitarie e spirituali. In cui ci sentiamo più in armonia con la Natura. E l'istinto primordiale che risorge in questa fase raramente sbaglia: ci guiderà come un lume nel buio che stiamo attraversando. Ed è il momento in cui la magia si esprime al massimo del suo potere.Questo è un momento di "morte", inteso non nel senso unicamente negativo di fine di tutto (come la cultura attuale indica), ma inteso in senso spirituale e magico, come un momento di grande fermento e cambiamento, di grandi possibilità che si rimescolano in un grande calderone in attesa di venire portate alla luce. E la luce tornerà... con la fase della Vergine.Naturalmente queste fasi non sono delimitate da una riga netta.
Esse confluiscono gradualmente l'una nell'altra, in un continuo divenire fluido e mai violento che E' l'essenza ed il concetto stesso della Vita.


Se, come suggerito da Miranda Gray nel suo bellissimo libro Luna Rossa, proveremo a tenere un diario indicando i nostri stati d'animo, i nostri pensieri, emozioni e sentimenti in ogni momento del nostro ciclo mensile, scopriremo che nelle fasi simili abbiamo gusti, voglie, rapporti che sono simili... anche nelle piccole cose, come il colore che preferiamo indossare o l'attività casalinga che prediligiamo.
Anche se non ce ne siamo mai rese conto prima di vederlo scritto nero su bianco.

giovedì 8 settembre 2011

la bella addormentata

Rimanendo in tema di fiabe molto conosciute, ci sarebbe da parlare un secondino della Bella Addormentata nel Bosco. Questa cosa devo averla già scritta da qualche parte in passato, ma è in tema, dunque riporto.

Allora, la storia è arcinota.
Nasce una bella principessa in un regno lontano lontano,che chiameremo Aurora come nel film Disney (ma nella tradizione originale è Rosaspina).

Il giorno della nascita riceve dei doni da alcune buone fatine, e una maledizione dalla strega cattiva. Per quanto si faccia, la maledizione fa il suo corso fino all'arrivo dell'onnipresente principe che la bacia e la salva.


OK.

Allora. Prima di tutto, il giorno è quello del battesimo, non della nascita, perchè questo è il rito durante il quale le Madrine porgono doni alle proprie protette (e perchè altrimenti non si sipega come la Regina potesse presenziare alla cerimonia, bella, algida, riposata e vesitita come si conviene al suo ruolo!!!!!). Le fatine buone fanno alla piccola Aurora dei doni molto algidi, molto aulici se vogliamo. La bellezza, il bel canto..... ma all'improvviso, ecco! La strega Malefica interrompe non invitata gli edificanti volteggiamenti delle fate e porge il suo proprio dono. Prima che tu compia 16 anni, mia cara, verrai punta da un fuso e spillerai una goccia di sangue. A quel punto, morirai!! Alla terza fatina, non resta che mitigare questo terribile destino, decretando che non morirà, la giovane principessa, ma cadrà come morta e tale rimarrà fino a che "l'amor ti bacerà".

Orrore, panico, tragedia.
Il Re fa bruciare tutti gli arcolai, la bimba viene affidata alle sue madrine per difenderla da questo destino orribile.

Ma è poi davvero un destino tanto orrendo?
Cosa fa spillare una goccia di sangue a una bambina prima che compia 16 anni?
E che tipo di sangue spilla, così potente da far morire la bambina stessa?
E quale potere mai può risvegliare quella stessa persona - che non è più bambina, perchè la bambina è morta?

Dai!!
Ci siamo passate tutte, anche se non siamo rimaste distese 100 anni su un letto in un castello avvolto da un impenetrabile groviglio di rovi!!
Sono le mestruazioni!!
Le mestruazioni sono il sangue che fa morire la bambina che ogni donna è stata!!

La verità dunque è che la strega fa ad Aurora l'unico dono che abbia veramente un senso: le regala la ciclicità del tempo femminile. Le regala la possibilità di crescere. Le regala il passaggio allo stadio successivo della vita di una donna, quello di Madre (che ovviamente non sarebbe possibile senza la luna del sangue!)

Il povero Re Stefano, ommioddio, cerca in tutti i modi di fare che questo non accada!!
Quale padre non desidera la propria figlia sempre bambina e pura, seduta sulle sue ginocchia a cantare con voce da usignolo tutto l'amore che prova per lui? Ma il destino di una donna è un'altro. E' quello di abbandonare il padre per un amore di tipo diverso.

E il destino si compie: il principe arriva e come già per la sua collega Biancaneve, un bacio risveglia la nostra Bella Addormentata alla vita che l'attende.

E non dimentichiamo che c'era già stato un abboccamento, nel bosco, tra i due. Ma era un amore puro e privo di passione (una cantatina, un casto abbraccio...), perchè Aurora non aveva ancora spillato sangue...


Ed il risveglio che il Principe le concede è un risveglio sessuale, signore e signori. Quel tipo di risveglio che può essere regalato alla Donna fertile solo ed unicamente dall' Uomo.

E' la parte che non si vede mai, nelle fiabe.
Quando si conclude il valzer... dove pensate che vadano, il Principe e la Principessa??????



martedì 6 settembre 2011

UNA COSINA ANCORA SU BIANCANEVE

Mi sovviene or ora qualcosa a cui non avevo mai pensato, relativamente al post qui sotto.
I miti e le leggende sono pieni di riferimenti ai rapporti padre-figlio.
Nel senso che normalmente il figlio in qualche modo esautora, o elimina oppure proprio uccide il padre per prenderne il posto (uno su tutti, Zeus. Ma anche i miti celtici del Re Cervo sono su questa falsariga).

Perchè il "padre" è il capobranco e l'unico modo che esiste per prenderne il posto, è che esso muoia.
E' il figlio-erede che provvede a questo compito. La "rivoluzione" parte dal basso, da un giovane che tenta di ergersi, di arrampicarsi fino allo status più alto.
Questo è quello che fanno gli uomini normalmente, no?
Si "combattono" (ovviamente non più a colpi di macete, grazie al cielo) per superarsi a vicenda. E per guadagnare prestigio.
Sono i cacciatori, i guerrieri.

Ma le donne?
Voi avete mai visto una figlia che brama a prendere il posto della madre ai fornelli, alla lavatrice, all'aspirapolvere? Per le donne funziona diversamente. Non è mai la figlia che vuole lo status della madre (psicologicamente parlando), è la madre che vuole lo status della figlia.
Il figlio vuole quello che il padre ha: il potere.
La figlia invece ha quello che la madre ha perso: giovinezza, vigore, bellezza.
Ecco dunque che non è dal basso, ma dall'alto che parte l'azione. E' la madre - la matrigna in questo caso - che cerca di liberarsi della concorrenza, perchè desidera restare bella e giovane e vigorosa.
E questo lo fa a spese di una figlia che invidia profondamente (ancorchè inconsciamente, nella vita reale).

Questo tipo di dinamica è stato secondo me molto sottovalutato.
Perchè è in qualche modo sconveniente, innominabile.
Un ragazzo che si fa forte, è bello, giusto, auspicabile.
Ma una madre deve essere tenera, paziente, amorevole, disponibile, arrendevole.
Deve essere, in una parola, una Madonna.
Qualunque sentimento diverso da questi è mostruoso e va soppresso, negato, imprigionato.

Anche a costo di causare a tante donne dei complessi e delle difficoltà immense, che a volte sfociano nel più atroce dei risultati. Perchè la cultura non può negare la natura delle cose. E la natura delle cose non è necessariamente eterea ed idilliaca. A volte è sanguigna e brutale.

Negare questo stato di fatto non fa che lasciare luna donna in balia di emozioni che non è preparata (non è stata preparata) a gestire e che pertanto rischiano di prendere il sopravvento.

venerdì 12 agosto 2011

COMINCIAMO DAL PRINCIPIO.

Mi piace sempre cercare di rileggere i miti, le storie, le favole del nostro immaginario in chiave femminile, o mestruale. Sono convinta che moltissimi significati si siano persi, siano andati scomparendo o siano stati alterati dalla cultura maschile che la fa da padrona da millenni. Ma basta grattare un po' la superficie.

Cominciamo dall'inizio.. ma proprio dall'inizio-inizio.
Adamo ed Eva (e perchè non Eva ed Adamo?)
Innanzitutto capiamoci sui ternini. Nella Genesi della Bibbia, quando si dice che "Dio" creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, il termine utilizzato prima delle varie traduzioni è Elohim. Elohim indica la divinità, ma è plurale. (il singolare è El). E questo è evidente anche nella frase immediatamente successiva, quando la Bibbia afferma "maschio e femmina li creò". Dunque una divinità "plurale" che crea a sua immagine gli esseri umani, e li fa maschio e femmina. L'equazione è semplice: se A = B, anche B = A. Se gli esseri creati a immagine e somiglianza sono due e sono maschio e femmina, allora Dio, o meglio, gli Dei, sono due, maschio e femmina.

Com'è, come non è, Elohim è diventato maschile singolare e tanti saluti alla sua dolce metà.

Ora, veniamo ai nostri due mitici progenitori. La storia la conosciamo tutti: Adamo ed Eva se ne stavano belli tranquilli nel loro paradiso terrestre quando un serpente ha offerto ad Eva il frutto dell'Albero della Conoscenza, una mela, che era stata proibita dal Dio-Maschio. Eva si lascia tentare, ne mangia, ne da al marito e tutti e due incorrono nell'ira del Signore che li caccia.

Punto primo, il serpente.
Il serpente è stato considerato un simbolo demoniaco, il viscido, meschino animale che striscia, il Diavolo incarnato che sceglie la donna per sussurrarle la disobbedienza all'orecchio in quanto essere inferiore e più debole, e dunque più facilmente coinvolgibile al male.
Ma il serpente è un simbolo più antico della Bibbia. E' un simbolo femminile molto potente, è uno dei simboli della Dea, della Grande Madre. La rappresenta perchè è mutevole e ciclico (cambia pelle), e non è mai uguale a se stesso pur rimanendo inalterato nella sostanza. Come la Dea. come una donna.
Pertanto, supponiamo solo per un istante che la Dea-Serpente abbia chiamato a se sua figlia e le abbia detto "Senti, qui c'è la conoscenza. nassuno può impedirti di coglierla. Essa è tua e ti appartiene. Prendila.". Se voi foste state quella figlia che cosa avreste risposto? No, grazie??
Ma nemmeno per idea!
Eva sa cosa le viene offerto. Ne conosce il valore, e per questo accetta!! Eva è la prima rivoluzionaria! Non può tollerare che le vengano imposte briglie. Per questo mangia, e alla fine conosce.
E conosce cosa?
Cosa conosce di così straordinario, di così pazzesco, di così segreto da far dire a Dio "non devono mangiarne, altrimenti diverrebbero simili a noi"?? Quale conoscenza può essere esclusiva delle donne e preclusa agli uomini, che per questo la rifuggono e la temono?

Si. Esatto. Quella li che state pensando. Brave.
E' mia opinione che si tratti della conoscenza legata ai misteri della creazione della Vita , e cioè detto in parole povere, mestruazioni, gravidanza e parto. Ecco perchè infine gli uomini sono diventati simili a Dio: essi creano la vita, grazie alla disobbedienza di Eva, ed attraverso la progenie diventano immortali, proprio come gli Dei.

Uhhhhh... che paura.......

Punto secondo: la mela.
E' interessante che il frutto proibito della Genesi sia una mela. La mela è da sempre simbolo della conoscenza, anche di quella sacra. E salta fuori negli ambiti più disparati. L'isola di Avalon, ad esempio, era chiamata anche Isola delle Mele. E Biancaneve?? Vogliamo parlare di Biancaneve?
Biancaneve è un simbolo vivente.
Incarnato bianco come la neve (simbolo della Dea nella sua veste di Vergine, la purezza)
Labbra rosse come una rosa (simbolo della Dea nella sua vestedi Madre, la pienezza, la sensualità e il sangue)
Capelli neri come la notte (simbolo della Dea nella sua veste di Anziana, la fine, la morte)
Già solo per questo, sarebbe da leggere con un occhio di riguardo.
Quello che succede è che la giovinetta Biancaneve ad un certo punto riceve minacce di morte. E scappa. Si nasconde, e continua la sua vita rintanata nel buio della foresta. Fino a che una strega sotto le mentite spoglie di una vecchia, le offre la fatidica mela, che la farà cadere a terra come morta. Fino al bacio del Principe.

Provate a vederla in questo modo: Biancaneve è una bambina sulle soglie della sua trasformazione in donna, che però lei rifugge. Per questo si nasconde, per continuare a vivere come prima, senza cambiare. Ma la Mela, cioè la consapevolezza, la conoscenza, arriva comunque.Ed è forse una mela verde? E' forse una mela gialla? Certo che no!! E' una mela rossa! Biancaneve muore, ma è una morte simbolica: muore la bambina che era, e rinasce come donna solo dopo l'incontro con l'uomo.


Quante mamme ce l'hanno mai raccontata in questo modo?
E tuttavia... affascinante, non trovate?